Post by Bill_The_ButcherPost by Marck LeysPost by Il signor LebowskyPost by Bill_The_ButcherMa ci vuole lo sforzo di rinunciare alle serate alcoliche settimanali,
ed al fare finta di studiare, molto più facili a distanza :-)
non penso che la disputa sulla chiusura o meno della facoltà sia
imputabile a questo.
"no queste sono questioni politiche puramente politiche! molto
probabilmente si aprirà una cattedra su qualche cosa che riguarda
l'allevamento delle mucche o sulla questione patois o altro, figuriamoci,
la psicologia è complicata! scherziamo?
scherzi apparte che senso ha avere un università senza psicologia?
poi al livello che era qui ad Aosta.
come conosci il livello dell'Università di Aosta? Per sentito dire, come
tutti, oppure hai frequentato?
"ecco come si rimane sempre scettici dicendo la frase >il livello che era
Aosta< appare subito che sia di scarso livello. No, dovevo precisare, il
livello era tra i più alti d'italia, e non parlo per sentito dire ma per
aver partecipato e conosciuto i docenti. era tra le quattro migliori facoltà
di Psicologia attiva. un livello ottimo e per questo ancora più dispiaciuto
che chiudano."
Post by Bill_The_ButcherFacile parlare male così, senza argomentare. Il patois, sputiamoci sopra,
le mucche, che schifo, il livello dell'Università di Aosta, ma per
favore... Niente da dire, le proposte su come migliorare la società
abbondano.
"Molto probabilmente l'ironia non fa parte del tuo vissuto personale, io non
sono di certo il personaggio che spara senza sapere direttamente le cose.
ma non mi pare il caso di star qui a spiegare cosa sono stato o cosa non
sono stato.
Il patois dovrebbe avere un giusto collocamento non avere la priorità su
cose che spesso sono vitali. Le mucche dovrebbero avere il suo giusto
collocamento non di certo avere pari dignità con certi problemi
esistenziali. Il vero punto è che cosa si vuol fare di Aosta, non puoi
pensare che sia una grande città o farla diventare una grande città e
proporre progetti fantabulosi per quattro gatti.
come al solito chi ha di più andrà via da Aosta, e qui rimarrà chi vuol
rimanere al palo.
la vita fuori della valle è ben diversa il mondo fuori è un'altra cosa
spesso sento e leggo che ci si autocommisera di non poter vivere in una
città come Aosta, è una questione di scelte, cariera lavoro o tranquillità?
quanti riescono ad essere soddisfatti e vivere bene qui?
non lo so e spero che siano molte le persone ma dai dati dell'alcolismo non
mi pare.